La storia di Copertino non può essere confermata con assoluta certezza da prove e testimonianze storiche, ma si è in grado di affermare che verosimilmente venne fondata dagli esuli di svariati casali come quello di Mollone che faceva parte della contea di Lecce e quello di San Vito. Una volta distrutti i casali, i loro abitanti si riunirono in un unico agglomerato urbano che assunse il nome di Copertino; subì il dominio degli Svevi, degli Aragonesi, degli Angioini e dei Normanni che qui elevarono un tempio di rito latino contrapposto a quello di San Nicola, di rito greco. Il suo nome spiccò intorno al Quattrocento grazie alle produzioni di olio che la resero eccellente all'interno dei rapporti commerciali e, arricchitasi, riscontrò un notevolissimo aumento della popolazione. Così si arrivò al secolo successivo quando ancora il paese godeva di un grande benessere e si dedicò alla costruzione di sfarzosi ed eleganti edifici tra Chiese e palazzi nobiliari: considerevoli il Castello medioevale che segue i canoni dello stile rinascimentale e la Chiesa Matrice eretta per volere del conte Normanno Goffredo. Il registro mutò qualche anno più tardi appena Copertino sentì il peso delle epidemie e dell'oppressione fiscale dei Borbone; la rivoluzione napoletana di fine Settecento e l'unificazione di Italia pose fine a questo oscuro periodo e lasciò spazio ad una repentina ripresa del paese.
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